Cosmetica e Inci: Cosa c’è dietro un’etichetta

di essenze

Ogni giorno, la pubblicità cosmetica, ci invoglia a comprare prodotti di ogni forma e colore, saponi, creme per il viso ed il corpo, shampoo, balsamo, che promettono di setificare la nostra pelle, domare le nostre chiome o nascondere/migliorare qualche nostro difetto. Proviamo solo per un’attimo a soffermarci per capire se il prodotto che andremo ad acquistare, oltre la descrizione delle sue proprietà, mantiene realmente le promesse. Sopratutto domandiamoci: cosa c’è al suo interno? Quella linea Cosmetica è veramente rispettoso verso la nostra pelle e l’ambiente?

Queste risposte le troviamo semplicemente leggendo l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), la nomenclatura utilizzata a livello internazionale per identificare gli ingredienti presenti in un prodotto cosmetico, la lista degli ingredienti cosmetica, così come essi vengono indicati nell’elenco riportato sull’ etichetta che ne illustra la composizione. Un elenco, decrescente, che parte dalla sostanza presente in maggior quantità nel prodotto. Una ricetta cosmetica a cui prestare molta attenzione, poiché una sostanza dannosa fra i primi ingredienti, quindi in grosse quantità, dovrebbe farci desistere dall’acquistarlo.

Gli ingredienti utilizzati nella cosmetica sono innumerevoli, ma iniziando a leggere le etichette dei prodotti comincerete a notare che molte volte contengono I derivati dal petrolio, ovvero i petrolati, col nome di  Mineral oil, Petrolatum, Paraffinum liquidum, Cera microcristallina, Vaselina, Paraffina, Microcrystalline Wax. Metre i siliconi li troviamo con il nome di Dimethicone, Cyclomethicone, Ciclopentasiloxane.

Vi sono anche sostanze elencate con il loro nome Latino, ciò vuol dire che sono state inserite senza modificazioni chimiche. I Prodottti di sintesi chimiche,, saranno elencati in lingua inglese o codice numerico, mentre i coloranti artificiali (CI =Color Index) verso la fine

Un buon sapone liquido o detergente per la persona, sarà solitamente costituito dall’acqua, che sarà seguita dai tensioattivi e in seguito dagli emulsionanti, dai conservanti, dagli estratti naturali

iI più rispettosi dell’ambiente, avranno il numero e la quantità degli estratti naturali presenti maggiore ed è possibile che siano indicati, tramite l’apposizione di un asterisco, come provenienti da agricoltura biologica. Le profumazioni sintetiche, indicate con la semplice sigla “parfum”, saranno sostituite ad esempio da oli essenziali (“essential oil”).

I tensioattivi di derivazione petrolchimica, come il Sodium laureth sulfate. il Sodium lauryl sulfate, e l’Ammoniun lauryl sulfate, presenti nei comuni detergenti reperibili nei supermercati, saranno sostituiti da tensioattivi di origine naturale o vegetale, come Coco glucoside, Decyl glucoside e Sodium lauroyl glutamate. Negli shampoo, bagnoschiuma e detergenti Bio non sono presenti siliconi come il dimethicone e ingredienti come la paraffina (paraffinum liquidum).

Per le creme per il viso e per il corpo, un cosmetico a base vegetale sarà preferibile per la presenza in maggioranza di ingredienti di origine naturale, come oli e burri, indicati con il loro nome latino, da estratti naturali e da oli essenziali. Saranno assenti ingredienti come siliconi (suffisso “-one”) e paraffina; la presenza di profumazioni sintetiche sarà limitata.

Gli ingredienti utilizzati nella cosmetica, come già detto, sono innumerevoli, ma iniziando a leggere le etichette dei prodotti comincerete a notare la frequente presenza delle sostanze che vengono utilizzate più spesso, così che potrete iniziare a memorizzarle tra i componenti da preferire o da evitare.

Nei prodotti di Cosmetica che sceglieremo NON dovranno essere presenti ingredienti come;

  1. Tensioattivi derivati dalla raffinazione del petrolio

    Sostanze dotate di proprietà schiumogene, detergenti e solubilizzanti. (Sodium laureth sulfate(SLES) , Sodium lauryl sulfate(SLS ), e altri) al secondo posto negli inci della maggior parte degli Shampoo in commercio. Non sono sostanze cancerogene, ma essendo molto aggressive, creano molta schiuma, è meglio preferire prodotti contenenti tensioattivi più delicati e soprattutto limitarne l’uso o sceglierli quando addolciti con altri tensioattivi più naturali e delicati, come ad esempio la Betaina.

  2. Ammoniun lauryl sulfate

  3. Conservanti :

    – Triclosan: antibatterico molto penetrante, registrato come pesticida. Una delle sostanze più tossiche che si possono riscontrare nei cosmetici, è anche sospetto agente cancerogeno. Viene accumulato nei tessuti corporei, quindi provoca un avvelenamento lento che si protrae nel tempo. Ad alto rischio per la salute umana e per l’ambiente.

    – BHA-E320

    – BHT-E321

  4. imidazolidinyl urea ( cessore di formaldeide)

  5. diazolidinyl urea ( cessore di formaldeide)
  6. methylchloroisothiazolinone e methylisothiazolinone: conservanti allergizzanti
  7. formaldheyde : irrita pelle, capelli e mucose. L’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro ( IARC) sin dal 2004 ha inserito la formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate CON CERTEZZA cancerogene per la specie umana.Interferisce con i legami tra DNA e proteine. Si trova in moltissimi smalti per le unghie.
  8. DMDM hydantoin
  9. TOLUENE: il toluene è il solvente che serve a stendere facilmente lo smalto. Purtroppo è stato collegato a disturbi del sistema nervoso e può inoltre causare danni ai reni. Per correre ai ripari alcune case cosmetiche hanno tolto dai componenti dei loro smalti la sostanza incriminata.

  10. PROFUMO: Il 95% delle sostanze chimiche impiegate nei profumi e nelle fragranze dei cosmetici sono composti sintetici derivati dal petrolio e dal momento che i profumi hanno un basso peso molecolare, riescono a penetrare più facilmente nella pelle e possono causare allergie o difficoltà respiratorie.

  11. IDROCHINONE: in uso nei prodotti schiarenti per la pelle, un fenolo che risulta essere nocivo, irritante e pericoloso per l’ambiente. Anche se ne è stato vietato l’uso come schiarente per la pelle, questa sostanza continua ad essere impiegata nelle tinture per capelli, anche se a concentrazioni basse.

  12. COAL TAR: catrame minerale, usato per curare la psoriasi, poiché è il più effiace per la sua attività riducente e antiseborroica, ma anche in molte creme antri prurito e nei trattamenti per il cuoio capelluto. Può dar luogo a fenomeni di fotosensibilizzazione, una manifestazione cutanea imprevista ed esagerata di macchie o lesioni all’esposizione al sole .

  13. ALLUMINIUM: All’interno di tantissimi prodotti, alimentari e non, in particolar modo deodoranti e antitraspiranti, che possono contenere fino al 20% di sali di alluminio sotto forma di cloridrati di alluminio e idrati di zirconio. L’uso prolungato di queste sostanze è collegato al rischio di insorgenza di cancro al seno poiché i sali di alluminio sono in grado di danneggiare in modo significativo il Dna delle cellule, stimolandone la degenerazione in cellule cancerose.

  14. Altri ingredienti derivati dal petrolio, scarti, occlusivi, non dermocompatibili: come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG(emulsionanti etossilati ), Mineral Oil, Petrolatum, spesso presenti anche nei prodotti destinati a bambini e neonati, nelle creme idratanti per il viso e per il corpo vendute nei comuni supermercati, nelle profumerie, in farmacia o in erboristeria. Un grande esempio di Cattivo prodotto per bambini è

    Il Famoso Olio Johnson’s Baby

    INCI confrontato con il Biodizionario :
    PARAFFINUM LIQUIDUM (antistatico/emolliente/solvente) Rosso=inaccettaile
    ISOPROPYL PALMITATE (antistatico / legante / emolliente / solvente) Verde=accettabile

La Paraffina liquida è un olio di origine minerale ottenuta dalla distillazione del petrolio. Applicata sulla cute, forma un film lipidico, che impedisce la perdita di acqua dagli strati superficiali riducendone la disidratazione e contribuendo a mantenerla morbida e liscia, conferendo una sensazione di levigatezza. Questo Film lipidico occludendo i pori impedisce la normale fuoriuscita di sebo, favorendo la formazione di comedoni (punti neri e punti bianchi) peggiorando lo stato della cute. …al suo posto è preferibile usare un Olio Vegetale, tipo mandorle dolci, jojoba o Argan.

  1. Ingredienti altamente inquinanti, aggressivi e potenzialmente cancerogeni come EDTA-TETRASODIUM EDTA (inquinante per l’ecosistema) , MEA, TEA, MIPA.

    Cocamide DEA, Oleamide DEA, Lauramide DEA .
    Cocamide TEA, Oleamide TEA, Lauramide TEA .
    Cocamide MEA, Oleamide MEA, Lauramide MEA .
    Linoleamide DEA
    Myristamide DEA
    Stearamide DEA
    DEA-Cethyl Phosphate
    DEA-Oleth-3 Phosphate
    TEA-Lauryl Sulfate
    Thiethanoamine

    Li possiamo trovare quasi sempre nei prodotti che fanno schiuma, shampoo, saponi e bagnoschiuma e danno luogo a nitrati e nitrosamine ovvero agenti cancerogeni. Sono irritanti, disidratanti, comedogenici, favoriscono cioè la formazione di acne e comedoni o punti neri. Provocano alterazioni nell’epidermide e l’irritazione può non essere evidente dopo l’uso, ma manifestarsi nel tempo.

  2. Propylen glycol, Butylen glycol, Polypropylene glycol
    Utilizzati come solventi e diluenti nelle emulsioni.
    Facilitano la fluidità e la tenuta delle emulsioni, evitando la separazione dei componenti. Hanno un alto grado di penetrazione nella pelle. L’uso continuo causa sensibilizzazione ed aumenta la permeabilità della pelle. Il Propylen Glycolè anche utilizzato in fitocosmetica per estrarre i principi attivi dalle piante.

  3. Ethylene glycol
    Solvente sintetico. Irritante, tossico. Nell’ambiente favorisce inquinamento da ozono.

  4. Kathon
    È un conservante e battericida di sintesi ad ampio spettro, attivo anche a bassi dosaggi, è considerato un forte
    sensibilizzante. Non è ammesso in campo farmaceutico.

  5. Quaternium 15
    È costituito da un sale di ammonio quaternario. Conservante e antisettico viene usato anche come disinfettante e deodorante in detergenti e deodoranti. Rilascia formaldeide, è tossico e produce sensibilizzazione.

  6. Imidazolidinyl urea
    È un conservante di sintesi che rilascia formaldeide.
    È ammesso in cosmetica, ma non in farmaceutica. Causa sensibilizzazioni e allergie.

  7. Diazolidinyl urea
    Più forte del precedente.

  8. Methyl paraben, Propyl paraben, Butyl paraben, Ethyl
    paraben
    .
    La famiglia dei Parabeni costituisce il gruppo di conservanti più utilizzati dall’industria cosmetica.
    Possono dare luogo ad intolleranze, soprattutto alle pelli particolarmente sensibili.

  9. Ingredienti altamente allergizzanti o considerati come potenziali cessori di formaldeide, tra i quali troviamo: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti.

  10. Siliconi come Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone, inquinanti, difficili da lavare via e capaci di creare una pellicola sulla pelle e sui capelli, per renderli apparentemente sani, ma per nulla nutriti.

  • dimethicone

  • amodimethicone

  • cyclomethicone

  • cyclopentasiloxane : uno tra i primi ingredienti dei “cristalli liquidi “,che danno ben pochi benefici al capello…effetto iniziale bellissimo, i capelli sembrano nutriti, lucidi , le cuticole chiuse e protette…ma non appena smettete i capelli mostrano la loro vera condizione…ci vogliono un paio di mesi per liberarvi completamente dai siliconi e se siete costanti nell’usare prodotti ecocompatibili, che si prenderanno davvero cura dei vostri capelli, ne resterete sorpresi.

  • dimethiconol

  • trimethylsiloxysilicate

Inoltre

Con questa lista di prodotti nocivi per la salute e l’ambiente, non ho intenzione di spaventarvi o convincervi a svuotare il beauty-case! Semplicemente cercare di farvi capire quali sono i prodotti più sicuri da usare e spingervi verso un consumo consapevole dei cosmetici, preferendo quelli biologici (in cui per legge non possono contenere tali sostanze) e che non siano stati testati su animali. Ma soprattutto di leggere bene l’etichetta: conoscere l’INCI è l’unica arma per scegliere bene.

Vi invito a prendere vari prodotti che avete in casa, come shampoo, bagnoschiuma, saponi, creme, lacche, gel capelli, cristalli liquidi per capelli, la vostra linea cosmetica preferita, insomma prodotti di varie categorie e verificare voi stessi se nei prodotti sono contenute delle sostanze nocive. Molto probabilmente sì!!

In caso di dubbiose un ingrediente cosmetico è da considerarsi rispettoso o potenzialmente dannoso per l’ambiente o non particolarmente benefico per la nostra pelle, è possibile consultare il Biodizionario, in cui sono stati catalogati ingredienti cosmetici a seconda del loro livello di accettabilità.

Ci tengo a precisare che prodotto scadente non significa necessariamente prodotto a basso costo: alcune di queste sostanze infatti sono contenute anche in costosissimi prodotti di marca, che quindi non ci garantiscono necessariamente alta qualità…allo stesso modo, fortunatamente per noi, il mondo della cosmetica stà cambiando, ed alcune marche commerciali e di grande diffusione stanno scegliendo di avere maggiore attenzione agli INCI, e stanno formulando e lanciando sul mercato nuove linee ecobio, o molto compatibili, o con INCI accettabile, dandoci la possibilità di selezionare prodotti di maggior qualità senza spendere una fortuna.

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